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Povia a Sanremo, Mogol in “regia” e il pranzo con Insegno: così Amadeus si è convinto a lasciare la Rai

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Dopo 25 anni e cinque Festival di Sanremo da record, Amadeus è sull’uscio di casa Rai, pronto ai saluti. Destinazione? Canale Nove, di Discovery, dove dovrebbe raggiungere un altro ex Rai di lunga data come Fabio Fazio. L’incontro con l’amministratore delegato Sergio già c’è stato, quello con il direttore generale Rossi avverrà nelle prossime ore, ma se è vero che non è una questione economica – le offerte sarebbero uguali – quanto di “progetti”, allora tutto si fa più complicato. Mentre i vertici Rai provano a trattenerlo, aumentano le voci e le indiscrezioni sulle reali ragioni che hanno spinto Amadeus a considerare di lasciare la tv pubblica. Secondo il Corriere della Sera, hanno influito le richieste, le pressioni, le imposizioni e tutto quel miscuglio di politica e intrattenimento che trova terreno fertile a viale Mazzini. Pronta è arrivata la smentita dell’ad Sergio: «Una infinità di false notizie, riferite al contratto di Amadeus, anche attraverso autorevoli testate, stanno danneggiando l’Azienda Rai. Tutto questo è inaccettabile», ha dichiarato il manager. Eppure Renato Franco, sul quotidiano milanese, fa nomi e cognomi e dà riferimenti puntuali a episodi che sarebbero avvenuti nel recente passato. Prima, durante e dopo l’ultimo Festival, ennesimo successo di Amadeus, che sperava così di avere un po’ più di libertà. Un’eventualità che non si è avverata e che ha contribuito a maturare nel conduttore l’idea di lasciare l’azienda.

Sanremo con Povia, Mogol e Hoara Borselli

Amadeus era convinto che i numeri dell’ultimo Festival, a chiusura delle cinque edizioni che ha condotto e diretto, lo avrebbero finalmente smarcato da una serie di legacci e pressioni interne all’azienda. Sarebbe stata l’occasione per sperimentare nuovi format e agire con un po’ più di autonomia: «Non vuole imposizioni sugli ospiti da chiamare nei suoi programmi, né vuole fare il giro di tutti gli studi Rai – in questo caso lui come ospite – per dare luce a trasmissioni che magari sono in difficoltà», spiega il Corriere. E Franco fa esempi concreti di ciò che l’azienda avrebbe chiesto al conduttore per Sanremo 2024: Povia come cantante in gara, Hoara Borselli come ospite, Mogol come co-direttore artistico. Amadeus ha respinto tutti questi tentativi, che hanno però scavato un solco tra lui e la Rai. Non solo. «In mezzo anche una richiesta quasi fantozziana: un pranzo “di cortesia” con Pino Insegno», spiega ancora Franco sul Corriere, «in realtà il modo di tirarlo per la giacca ancora una volta per dare una sorta di legittimazione esterna al collega che è rientrato in Rai con l’etichetta di “raccomandato”, per i suoi rapporti diretti con la presidente del consiglio Giorgia Meloni». Nessuno dei citati ha smentito o replicato. Con la fine del Festival, il conduttore è rimasto anche sorpreso dalle richieste di viale Mazzini di dare una risposta immediata sul rinnovo del contratto, in scadenza ad agosto. Tutte crepe che hanno danneggiato il rapporto di Ama con la Rai e nelle quali si è infilata la concorrenza. Non Mediaset, ma i cugini di Discovery, che con Fazio hanno dimostrato che anche lontano dalle tv generaliste si possono fare ascolti.

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