Alle 12 di lunedì 15 aprile calerà il sipario sulla lunga esperienza, circa 25 anni, di Amadeus in Rai. Magari non per sempre, magari non del tutto, ma nell’incontro in viale Mazzini con il direttore generale Giampaolo Rossi il conduttore dovrebbe annunciare la sua scelta definitiva e confermare il passaggio alla Warner Bros, su Discovery. L’azienda ha comunicato più volte di aver fatto il possibile per trattenere Amadeus, che ha guidato le ultime cinque edizioni dei record del Festival di Sanremo e da tempo è uno dei presentatori di punta della rete. L’ad Sergio ha assicurato che la trattativa non è naufragata sulle cifre del rinnovo, anche se quelle che circolano ora sull’accordo trovato da Amadeus per trasferirsi sul Nove sono assai distanti da quelle che la Rai potrebbe mettere sul piatto. Intanto ieri Fiorello, nel suo intervento nella trasmissione Tv Talk, ha raccontato molti dettagli sul passaggio dell’amico alla concorrenza. «Ho letto delle cose e siccome alcune le so, posso dirle. Ama ha fatto questa scelta che è una scelta di vita», le parole del comico siciliano, «a 60 anni e passa, vuole nuovi stimoli. Ha dato tutto alla Rai: ha fatto cinque Festival di Sanremo e altri grandi programmi di successo. Uno potrebbe stare li e continuare stancamente ad avere successo. Lui è da ammirare. Credo che lì avrà un ruolo organizzativo. Si divertirà, a provare, a testare format egli stesso».
Ruolo organizzativo?
Un messaggio che forse era rivolto anche alla Warner perché, rivela La Stampa, il gruppo continua a negare «con un senso di crescente fastidio», che ad Amadeus sia stato offerto alcun incarico di tipo organizzativo. La firma sul contratto non è stata ancora messa, e forse queste indiscrezioni sono un modo per forzare la mano agli americani per allargare ruolo e competenze del conduttore: nell’attuale proposta, viene inquadrato solamente come presentatore. E anche sulla consulenza esterna di Amadeus sulla formulazione dei format, qualcuno ha storto il naso. C’è poi un altro aspetto, centrale: l’ingaggio. LaPresse ha rivelato che la cifra individuata dalle parti è di 15 milioni di euro per tre anni in esclusiva, con il compito di condurre diversi programmi in Access e Prime time sul Nove. Una cifra che la Rai non avrebbe mai potuto pareggiare, anche se su la Repubblica viene messa in discussione questa ricostruzione. E si dà invece spazio al possibile sostituto di Amadeus alla guida del Festival di Sanremo. Paolo Bonolis, ospite di Ciao Maschio di Nunzia De Girolamo, ha prima risposto: «Credo che mi spettino altre cose», poi ha aggiunto che «resta una eventualità, l’ho già fatto». Ma il nome su cui sembra che convergerà viale Mazzini è quello di Carlo Conti. Un’ipotesi confermata, ancora, da Fiorello: «Le autostrade sono spianate, è stato contattato e ci sta pensando. Dopo Amadeus bisogna andare sul sicuro e Conti il sicuro».
Leggi anche:
- Cosa voleva Amadeus per rimanere in Rai: le richieste non soddisfatte da viale Mazzini
- Crozza su Amadeus al Nove: «Siamo partiti che eravamo lo sgabuzzino della tv italiana e adesso sembra Lampedusa» – Il video
- La Rai rompe il silenzio sul caso Amadeus: «In giro ricostruzioni false: con noi sempre libero, anche per Sanremo»
L'articolo Amadeus e l’addio alla Rai: chi lo sostituirà a Sanremo, le cifre del contratto con Discovery, il braccio di ferro sul ruolo manageriale proviene da Open.